Scopri la bellezza incontaminata delle nostre coste navigando tra due regioni straordinarie: la costa di Maratea e la riserva marina di Masseta e Infreschi, con partenza dalla suggestiva Villammare. Potrai esplorare alcune delle località balneari più affascinanti d’Italia, immergendoti nelle acque cristalline delle splendide insenature della Riserva Marina Protetta degli Infreschi, attraversando la costa di Masseta fino a Maratea.
Se sei appassionato di storia e cultura, il nostro territorio ti invita a scoprire gli antichi insediamenti di Paestum e Velia, autentici tesori archeologici, e a vivere appieno l’anima del Cilento, una terra ricca di meraviglie da esplorare.
Costa di Maratea
Partendo da Villammare si raggiunge il Canale di Mezzanotte, linea di confine tra Campania e Basilicata, attraversando scenari affascinanti come la famosa “Spigolatrice di Sapri” sullo scoglio di Scialandro. Lungo il percorso, ci si immerge nelle acque turchesi delle grotte carsiche di Cartolano e delle Grotte delle Colonne, dove risalgono sorgenti di acqua fredda, perfette per una pausa rinfrescante.
Questo itinerario regala una vista sulla costa campana e lucana, con montagne a picco sul mare, torri borboniche, insenature nascoste e le suggestive Spiagge Nere presso l’isola di Sant’Ianni. L’esperienza si conclude con una sosta pranzo nel pittoresco borgo marinaro del porto di Maratea.
Baia degli Infreschi e Cala Bianca
Si parte alla scoperta della costa degli Infreschi con imbarco dal porto di Marina di Camerota, visitando grotte spettacolari come la Grotta degli Innamorati, Cala Monte di Luna, Grotta delle Noglie e la suggestiva Grotta Azzurra. Lungo il percorso si svelano anche due spiagge incantevoli: Spiaggia del Pozzallo e Cala Bianca, premiata nel 2013 come spiaggia più bella d’Italia, famosa per i ciottoli bianchi e arrotondati.
L’ultima tappa è la Baia degli Infreschi, nota per le sue acque cristalline, dove è prevista una sosta bagno di mezz’ora in una delle calette paradisiache.
Oasi WWF e Capelli di Venere
Se desideri immergerti in un paesaggio naturale mozzafiato, le cascate di Casaletto Spartano sono una tappa imperdibile. Qui, il Rio Bussentino crea giochi d’acqua e luce unici, raggiungibili dall’“Area Capello”, a un chilometro dal paese. La cascata principale, chiamata Capelli di Venere per le felci capelvenere, è famosa per la vegetazione lussureggiante e le piccole piscine naturali dove, anche in estate, l’acqua non supera gli 8 gradi.
Lungo il sentiero, che costeggia antichi mulini e ponti normanni, si incontrano scorci suggestivi che conducono all’Oasi WWF di Morigerati. Qui, le grotte del Bussento e il canyon scavato dal fiume offrono uno spettacolo indimenticabile, completato dalla “stazione di muschio” tropicale e dal fascino storico di Morigerati, borgo Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.
Grotte di Pertosa
Le Grotte di Pertosa-Auletta, incastonate nel massiccio dei Monti Alburni, sono tra i siti speleologici più affascinanti d’Italia, apprezzati da appassionati e turisti. L’esperienza inizia a bordo di una piccola barca sul fiume sotterraneo Negro, trasportando i visitatori nelle misteriose profondità della Terra.
Proseguendo a piedi con guide esperte, si scopre un intricato sistema di grotte, impreziosito da stalattiti e stalagmiti di forme e colori suggestivi. Il nuovo impianto illuminotecnico, con oltre 3.000 metri di fibre ottiche e luci led, esalta la bellezza naturale di queste sculture millenarie.
Paestum
Tra il mare e le colline di Capaccio si trova l’Area Archeologica di Paestum, riconosciuta come Patrimonio dell’UNESCO e testimonianza eccezionale della Magna Grecia. Fondata intorno al 600 a.C. dai coloni greci di Sibari come Poseidonia, in onore del dio Poseidone, la città venerava Hera come divinità protettrice.
L’area visitabile comprende una sezione della città circondata da mura difensive di circa 5 km, che proteggono templi iconici come Hera I, detto la Basilica, l’Athenaion o tempio di Cerere, e Hera II, noto come Tempio di Nettuno. Accanto, il Museo Archeologico Nazionale ospita tesori di arte greca e campana, inclusa la celebre Tomba del Tuffatore.
Elea Velia
Velia, l’antica Elea, fu fondata intorno al 540 a.C. da Focei in fuga dall’Asia Minore, che trovarono rifugio su un promontorio vicino all’attuale Marina di Ascea. La città sorse in un’area protetta tra due fiumi, dove gli abitanti costruirono due porti strategici per i traffici commerciali e fondarono una nuova comunità, condivisa con la popolazione pacifica degli Enotri. Elea divenne così un polo di cultura e scambio economico, grazie anche all’intraprendenza e vivacità culturale dei Focei.
Velia è celebre soprattutto per la Scuola Eleatica, fondata dal filosofo Parmenide e portata avanti da Zenone e Melisso. Nel XIII secolo fu costruito un castello sull’acropoli, che poi divenne centro abitato fino al XVII secolo. Oggi il Parco archeologico di Elea-Velia, dichiarato patrimonio UNESCO, conserva importanti strutture: mura antiche, Porta Marina Sud, e l’arco di Porta Rosa, raro esempio di arco a tutto sesto greco del IV secolo a.C., posto come sostruzione tra due quartieri cittadini.